L’amico immaginario
| 06/06/2022Cominciamo subito col dire che l’amico immaginario è un’esperienza presente nella maggior parte dei bambini di età compresa tra 3 e 7 anni. Tecnicamente è una costruzione simbolica che va a svolgere funzioni importanti per lo sviluppo del bambino e la costruzione della propria personalità. Per far capire ai non tecnici che per il bambino è un’esperienza positiva, diciamo subito anche che alcuni autori la definiscono un’esperienza di un sano livello di schizofrenia 😉 .
L’amico immaginario non rappresenta solo la fantasia di un bambino con tanta immaginazione. Il bambino infatti lo costruisce per rappresentarsi l’illusione di quel bambino che ha un potere maggiore sulla propria vita, che può esprimere alcuni contenuti repressi… in parole povere l’amico immaginario può fare e dire tutto quello che lui invece non può o non sa esprimere.
*Quando compaiono gli amici immaginari?
Gli amici immaginari compaiono intorno ai 3 anni, quando i bambini iniziano ad ampliare il loro vocabolario e a completare frasi, acquisendo abilità come contare e mangiare da soli, e ad avere una fase ludica più completa e complessa. E’ anche l’età in cui spesso ampliano la loro vita sociale, con l’inserimento in piccole classi di asilo nido.
*Perché compaiono gli amici immaginari?
Gli amici immaginari possono svolgere ruoli diversi nella vita di un bambino. La maggior parte dei casi si verifica quando il bambino in qualche modo si sente solo, ad esempio i figli unici. Altre motivazioni frequenti sono i cambiamenti importanti nella routine dei bambini, ad esempio quando iniziano la scuola dell’infanzia, quando non sono più figli unici, quando uno dei genitori è assente per lunghi periodi, quando il bambino perde una persona amata affettivamente rilevante, quando cambia casa, eccetera. In questi momenti compare l’amico immaginario con la funzione di alleviare il processo di transizione. Quando le situazioni si ristabiliscono, la tendenza è che gli amici immaginari scompaiano. L’amico immaginario può comparire anche nei momenti in cui il bambino ha difficoltà ad accettare le regole che gli vengono imposte. Pertanto, questo compagno esegue le attività che vengono impedite. Possono anche fungere da consulenti, segnalando errori e successi, fornendo i rinforzi di cui il bambino ha bisogno per continuare, ad esempio, un’attività scolastica.
*Il bambino vede davvero l’amico immaginario?
No. È importante sottolineare che la maggior parte dei bambini è consapevole del fatto che gli amici immaginari non sono reali ed esistono solo nella loro immaginazione. Per quanto siano in grado di fornire descrizioni estremamente dettagliate dei loro amici, i bambini non li vedono. Questo perché, nel caso dell’amico immaginario, il bambino ha sempre il controllo, cioè non è mai dominato dal personaggio che ha creato. Inoltre, la durata della relazione è abbastanza diversa in entrambi i casi. In caso contrario si andrebbe verso un disturbo patologico inquadrabile come delirio, ma la distinzione è facile e un adulto vicino al bambino riesce a rendersi conto della situazione con immediatezza e chiarezza.
*Come saperne di più?
Citiamo la ricercatrice Marjorie Taylor che difende l’idea di normalità nel comportamento di avere un amico immaginario e sminuisce la credenza che gli amici immaginari siano un privilegio dei bambini piccoli e che la loro presenza nelle relazioni dei bambini più grandi indicherebbe una sorta di devianza; alcuni suoi casi indagati durante le sue ricerche mostrano persone che mantengono l’amico immaginario fino all’età adulta. Nel suo libro Imaginary Companions and the Children who Create Them (in vendita anche su Amazon) si trovano numerosi dati importanti sui concetti e le motivazioni della creazione di amici immaginari nella vita dei bambini.
Su Cartoon Network è passato il cartone animato “Gli amici immaginari di casa Foster” che descrive la vita quotidiana di un bambino che avendo dei compagni di classe antipatici, si costruisce i suoi amici immaginari (su YouTube in inglese si trovano ancora gli episodi “Foster’s Home for Imaginary Friends”).